Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
Programma Annuale Escursioni 2011
sabato-domenica 25-26 giugno 15a ESCURSIONE SOCIALE
Da S’Iscala ’e Su Molente a P.ta Onamarra a Cala ’e Lune
Tragitto in auto proprie
Ritrovo Partenza Sabato 4 giugno Parcheggio Media World bivio Sestu ore 9.00 Riferimento cartografico IGMI Serie 25 scala 1:25 000
Comuni interessati Dorgali, Baunei
Lunghezza 14 km circa Dislivello in salita 1100 m circa Dislivello in discesa 1100 m circa
Tempo di percorrenza 10 circa
Difficoltà E
Tipo di terreno Mulattiera, sentiero, pietraia, greto
Interesse Paesaggistico
Segnaletica Nessuna
Attrezzatura Vestiario adatto alla stagione, scarponi da trekking, pila frontale
Pranzo al sacco
Acqua 4/5 litri circa (sarà possibile approvvigionarsi a Cala Luna, domenica)
Rientro previsto a Cagliari Ore 21.00 circa
Quote di partecipazione 5 euro per i soci (riservata ai soci)
Prenotazioni al 338.379.78.66 a partire dal 6 giugno
Affascinante itinerario, all’interno di uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del Supramonte costiero, per ammirare il naturale spettacolo del sole che sorge dal mare.
Escursione mediamente impegnativa, riservata ad escursionisti allenati.
Descrizione generale
Il territorio oggetto della nostra escursione è ubicato nella Sardegna centro-orientale ed è caratterizzato dalla presenza di calcari mesozoici, attribuibili al Giurese, che poggiano in discordanza su un basamento impermeabile paleozoico costituito da graniti e da scisti.
L’imponente processo di erosione avvenuto in milioni di anni ad opera di numerosi corsi d’acqua a regime torrentizio, ha profondamente inciso l’altopiano calcareo creando spettacolari canyon (come le Codule) e bacus in superficie e dando luogo, in profondità, ad un sistema idrico sotterraneo di notevole importanza.
Accanto alla rete superficiale, caratterizzata da numerosi canaloni che si congiungono ai corsi d’acqua principali, si associano forme erosive meno evidenti: i campi solcati, leggere scanalature della massa calcarea separate da una serie di creste taglienti che evolvono più a valle nei cosiddetti campi carreggiati, aree profondamente incise della massa calcarea.
Queste forme erosive sono caratteristiche dell’area supramontana ma le ritroviamo in particolare nelle aree soggette alle attività di deforestazione dei primi anni del ‘900, che hanno messo a nudo, in modo massiccio, i versanti.
Lungo la costa si afferma una fitta vegetazione, del tutto caratteristica, dominata da una macchia foresta con esemplari di leccio talora monumentali; ovunque è presente il ginepro rosso che possiamo ritrovare isolato e contorto oppure raggruppato a formare una fitta boscaglia.
La fauna è contraddistinta da alcune specie rare. Sino a qualche decennio fa veniva spesso avvistata la foca monaca. La costa è l’habitat ideale del gabbiano corso, che nidifica solo in ambienti particolarmente intatti. Nidifica, inoltre, il falco della regina (Falco eleonore, Gené 1839). Sono altresì presenti: l’aquila reale, il muflone, l’astore, il falco pellegrino, l’aquila del Bonelli.
Come si arriva
Il punto di ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 9.00 presso il Parcheggio Media World – bivio di Sestu, lato ex SS 131. Con le proprie auto ci si dirige verso l’abitato di Dorgali (percorrendo la SS 131 e la 131 bis) superato il quale si procede lungo la rotabile asfaltata Dorgali-Cala Gonone. Oltrepassata la galleria ed arrivati al km 4, a ridosso dell’ultimo tornante, si svolta a destra, direzione Nuraghe Mannu. Si avanza lungo una pista rivestita in cemento, estremamente panoramica, che consente una visione dall’alto della splendida e selvaggia Codula Fùili e che conduce verso la regione denominata Ghivine.
Dopo circa 5 km, la strada subisce una deviazione a sinistra scendendo all’interno di un vallone, attraversato il quale si risale con dei ripidissimi ed aerei tornanti, all’interno della località denominata Ghiroe Majore. La strada termina su una sella, conosciuta come Buchi Arta, sulla quale è ubicato un originale insediamento pastorale, uno dei pochi ancori attivi. In prossimità della radura che ospita tale sito, parcheggeremo le auto e inizieremo il percorso a piedi.
Itinerario a piedi (sabato 25 giugno)
Lasciate le auto (q. 360), ci si addentra ben presto all’interno di un valloncello scosceso e tormentato, denominato S’Iscala ’e Su Molente, che serpeggia in ripida discesa tra candide pareti calcaree.
All’interno di tale valle procediamo tra un’infinità di straordinarie sculture naturali: guglie, archi di roccia, grotte e miriadi di anfratti, abilmente cesellati dall’azione erosiva millenaria.
Dal nostro punto di osservazione la visuale spazia su rilievi profondamente incisi da innumerevoli bacus che sormontano la destra idrografica di Codula ’e llune: P.ta Claru Mannu, P.ta Onnagrara, P.ta Onamarra, Bruncu Tattis,; mentre, sui versanti che precipitano sulla sinistra idrografica, stupisce lo splendido corteggio di imponenti guglie, disseminate lungo il Ghiroe Istrintu.
Dopo circa 1h di cammino, giungiamo sul greto di Codula ’e llune, in un punto in cui quest’ultima è stretta tra pareti verticali, al fianco della maestosa Cresta di Tittiddai.
Si attraversa il fondo della gola e si procede verso monte, in direzione Ovest, sino ad intercettare l’ingresso, semioccultato dalla fitta vegetazione, di un canale dal fondo sconnesso e pietroso che si inerpica in direzione SSW. Si tratta della parte terminale di bacu ’e Frascu, un valloncello in cui, tempo addietro, passava una carrareccia diretta agli insediamenti di Campu ’e Bidunie. Procediamo entro l’alveo di tale valloncello, a ridosso di una fitta vegetazione, e quando quest’ultimo incrementa vistosamente la propria pendenza, dopo circa 500 metri di marcia dal greto della codula, si devia in direzione Ovest e si va ad intercettare un ombreggiato sentiero che si inerpica, attraverso numerosi tornanti, all’interno di una fitta boscaglia. A tratti il sentiero esce dal bosco, guadagnando il crinale, con vedute panoramiche che spaziano su gran parte del Golfo di Orosei e sui rilievi circostanti.
Si procede nel cuore del Supramonte costiero, utilizzando, a tratti, ciò che rimane di una celeberrima carrareccia che conduce a Tavara, una zona del Supramonte dove, tra la fine del 1800 e i primi del 1900, i carbonai costruirono delle preziose vasche per la raccolta delle acque.
Tale carrareccia conduce a Campu ’e Bidunie dove, presumibilmente, nell’Età del Ferro, tra il IX ed il VII sec. a.C., a ridosso di un pianoro basaltico, fu edificato un esteso villaggio di cui rimangono i resti.
Si percorre parte della mirabile opera dei carbonai, talora costeggiando l’impluvio di bacu ’e frascu, e, prima di giungere alle vasche per la raccolta delle acque, la si abbandona per entrare definitivamente all’interno del bacu (q. 350 circa). Quest’ultimo si presenta come una ripida pietraia che, tuttavia, non risulta essere particolarmente disagevole da ascendere, se si procede con la dovuta cautela e col giusto ritmo.
Procediamo verso Sud, lambendo il basamento dei ripidi versanti di P.ta Onnagrara e P.ta Lopiru, ricchi di anfratti e guglie dalle forme singolari.
Giunti al valico (q. 600 circa), la vista spazia a 360° e, mentre dinanzi a noi si aprono gli scenari incantevoli del golfo di Orosei, alle nostre spalle possiamo ammirare i numerosi rilievi che sovrastano l’impluvio di codula ’e lune.
Dopo una breve sosta, per ammirare il paesaggio, procediamo verso la meta che, nella giornata di sabato, risulta essere P.ta Onamarra (620 m.). Sul pianoro sommitale di quest’ultima, nei pressi di un antico complesso di coiles, predisporremo il bivacco per la notte.
Tempo totale 5 h circa Dislivello in salita 700 m
Itinerario a piedi (domenica 26 giugno)
Lasciato il pianoro di P.ta Onamarra, si guadagna la bellissima e panoramica mulattiera che si snoda in ripida discesa lungo la profonda e sinuosa Badde ’e Lopiru.
Dopo circa 30’ di marcia dal pianoro di P.ta Onamarra, imbocchiamo sulla sinistra, senso di marcia, una mulattiera che in breve conduce ad un pianoro, s’ischina ‘e su coileddu, in cui risiede uno tra gli insediamenti pastorali più belli del Supramonte: il coile Mereu.
Dopo una breve visita a tale coile, ritorniamo sui nostri passi e, dopo circa 10’, scorgiamo sulla nostra destra, a poca distanza dal sentiero, un maestoso arco di roccia, contornato da profonde e affilate creste, con un grande foro al centro: si tratta di s’arcada ‘e Lopiru, meraviglia della natura creata nei milioni di anni dall’attività erosiva. Salendo alla base del grande foro è possibile ammirare parte del Golfo di Orosei.
Superato questo monumento naturale, alla fine del vallone, si risale P.ta Su Masongiu un altopiano basaltico in cui anticamente risiedeva un insediamento di pastori di Dorgali, per poi ridiscendere con una serie di ripidi tornanti presso la parte conclusiva della Codula di Luna e da qui nella famosa Cala. Dopo una lunga pausa, il rientro avviene procedendo lungo la codula che percorriamo per circa 1,5 km, verso Ovest. Si cammina sul ghiaione e sul detrito fine trasportato dalle piene, passando tra grossi arbusti di oleandro e alta macchia fluviale.
Dopo circa 30’ giungiamo presso l’imbocco di una profonda e tortuosa fenditura denominata s’Iscala ’e s’Arga. Si sale su un ripido ma comodo sentiero che corre lungo tale fenditura, passando al fianco di bianche pareti verticali e splendidi esemplari di leccio ultrasecolare. Giunti ad un valico, situato a quota 200 slm, si devia a sinistra guadagnando una pista che si snoda lungo un boscoso solco di una valletta.
Dopo circa 2/2,30 h di marcia dalla spiaggia di cala luna, si arriva nelle vicinanze della sella di Buchi Arta presso la quale abbiamo lasciato le auto.
Tempo totale 5 h circa Dislivello in salita 400 m Raccomandazioni
Si tratta di un percorso che richiede un impegno fisico di medio livello, riservato ad escursionisti abituati a camminare sui terreni tipici del Supramonte, con uno zaino un po’ più pesante e la temperatura tipica stagionale.
Il pernottamento si effettuerà sul pianoro sommitale di P.ta Onamarra, utilizzando l’attrezzatura personale (sacco a pelo e/o piccola tenda).
Su tale pianoro risiedono alcuni dei più bei coiles del Supramonte, con una vista privilegiata su gran parte del Golfo di Orosei.
La domenica mattina si potrà ammirare l’alba e, successivamente, fare un rinfrescante bagno nell’azzurro mare di Cala Luna.
Alimentazione
L’alimentazione dovrà essere adeguata alle nostre esigenze fisiche e a quelle climatiche.
Eviteremo di appesantire lo stomaco assumendo dei cibi che determinerebbero una lenta digestione e ridurrebbero l’efficienza fisica. Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.
Indispensabile una buona scorta d’acqua e/o integratori energetico-salini.
Equipaggiamento
Si consiglia l’uso del seguente equipaggiamento:
· Zaino 40/50 litri
· Scarponi da trekking
· Vestiario adeguato: a strati (leggero per il giorno, pile e giacca a vento per la notte)
· Cambio completo da tenere in macchina per il rientro.
· Sacco a pelo e/o piccola tenda e/o materassino
· Lampada frontale
· Acqua: intorno ai 5 litri (e comunque secondo le personali necessità). Sarà possibile approvvigionarsi a Cala Luna, nella giornata di domenica.
· Viveri (per due giorni)
· Cappello con visiera, crema solare e costume da bagno
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni:
Ogni componente del gruppo durante l’escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni;
Dichiarazione di esonero di responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti. Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e dichiara:
di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla difficoltà dell’escursione; di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni predisposto dal CAI – Sezione di Cagliari; di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione; di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità; Direttori di Escursione: Aldo Marras (AE), Silvana Usai(AE). file/descrizione P_TA ONAMARRA.pdf