Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari Programma Annuale Escursioni 2012
domenica 22 aprile 2012 11a ESCURSIONE SOCIALE Grotta e archeologia: natura e cultura tra Nuxis e Santadi
Tragitto |
auto proprie |
Ritrovo |
Cagliari, piazzale dei centomila (fronte scalinata Bonaria) ore 8,00 |
Rif. Cartografico |
Foglio IGMI 565 Sez. III-IV scala 1:25000 |
Comuni interessati |
Nuxis – Santadi |
Lunghezza |
2,5 km (Nuxis) + 3,5 km (Santadi) |
Dislivello |
120 m circa (Santadi) |
Tempo di visita |
due tappe di circa 3 ore ciascuna, intervallate dal pranzo |
Difficoltà |
T – turistica |
Interesse |
Naturalistico, speleologico e archeologico |
Tipo di terreno |
Carrareccia, sentiero |
Segnaletica | turistica |
Attrezzatura |
calzature e vestiario da trekking; per la grotta: K-way e lampada frontale (caschi forniti dagli organizzatori) |
Quote di partecipazione |
€ 5,00 per i soci; € 10,00 per i non soci |
Prenotazioni |
347 5946125 (CAI) 347-5281468 |
Descrizione generale.
Il fulcro della nostra visita è la grotta di Cava romana ed intorno ad essa visiteremo monumenti dell’età nuragica, romana e altomedievale.
La visita si articola in due tappe: una la mattina, a Nuxis, e una seconda per il pranzo e il pomeriggio, a Santadi. Partendo da Cagliari intorno alle 8,00, percorsi 60 km e raggiunto l’abitato di Nuxis, proseguiamo ancora per circa 3 km seguendo le indicazioni per la chiesa di sant’Elia. Ci troviamo nel cuore di un’area sottoposta ad intense coltivazioni minerarie, anche a cielo aperto dove è ubicata la cavità carsica denominata "Sa Cava Romana". Qui lasceremo le auto e raggiungeremo a piedi la prima meta, la chiesetta di sant’Elia databile nel suo primo impianto al VII-VIII secolo. L’assetto attuale è determinato dal restauro che ha ripristinato l’intonaco, e le murature perimetrali. Attualmente l’ingresso avviene dal prospetto Sud, su cui si imposta un campaniletto a vela. L’ingresso originario avveniva probabilmente dal lato Est, ma non ve n’è più traccia.
Ripercorrendo la stradina lastricata, , raggiungiamo l’area archeologica di Tattinu, un cospicuo villaggio nuragico di capanne circolari che si incentra intorno al pozzo sacro, individuabile nell’area Nord dell’insediamento.
Il tempio a pozzo di Tattinu, databile al Bronzo finale –età del Ferro (1100-900 a.C.) conserva la parte ipogea in buone condizioni: la scala di 29 gradini, porta ad una profondità di 3,17 m, ma si interrompe circa un metro al di sopra del livello dell’acqua contenuta in un bacino di 1,25×1,82 per una profondità di circa 1,30 m.
La camera a tholos è alta m. 5,12 e si conclude al di sotto del piano di campagna. Il materiale da costruzione, grossi blocchi di calcare e ciottolame fluviale, ha creato cedimenti visibili nel lato destro del vano scala. L’edificio è perciò rafforzato con un doppio architrave e non si eleva oltre il piano di campagna. Dallo scavo del pozzo e delle capanne circostanti provengono stoviglie di terracotta databili dal Bronzo recente al Ferro.
Infine raggiungiamo la grotta detta la “Cava romana”. Proprio le attività di cava hanno determinato la presenza di più ingressi praticabili che useremo per compiere una traversata della cavità, entrando dall’ingresso Nord e uscendo invece dall’ingresso Sud, in corrispondenza del salone oggetto di interventi di taglio.
Lo sviluppo complessivo della grotta raggiunge quasi i due chilometri, ma il percorso di visita sarà lungo circa 500 m e quasi completamente privo di dislivello. Si percorreranno alcune diramazioni laterali, per visitare ambienti ricchi di concrezioni e begli esempi di condotte forzate. Si esce infine dal salone di notevoli proporzioni (oltre 30 metri di larghezza per altrettanti di altezza al soffitto), nel quale sono particolarmente evidenti i tagli di cava. Il crollo di larga parte del soffitto lascia entrare la luce diurna.
La grotta ha interesse anche per i ritrovamenti biospeleologici (tre diverse specie di pipistrelli) e archeologici (ceramiche e una macina nuragica in granito).
Tornati alle auto, ci si sposta con un tragitto di 13 km alla località Pantaleo – Santadi, dove troveremo un’area attrezzata per la pausa pranzo.
Dopo il pranzo, compatibilmente con l’orario, potremo visitare quanto resta delle terme romane di Figueres. Sul terreno si individua una vasca semicircolare impermeabilizzata con cocciopesto con tre nicchiette, servite da un condotto di adduzione. Una muratura con nicchia è pochi metri ad Ovest, un’altra circa 8 metri a Nord, presenta le suspensurae, i pilastrini di mattoni che formano un’intercapedine sotto il pavimento degli ambienti riscaldati. Tutto ciò fa supporre che la parte visibile sia quelle degli ambienti caldi. Nella sede stradale della sterrata che costeggia le terme e poco oltre sono intuibili altre murature.
Riguadagnate le auto, ci si sposta alla frazione di Barrancu Mannu, da dove parte il percorso che ci conduce alla visita della omonima tomba di giganti, nota anche come Tuerredda. Il percorso lungo circa un chilometro si svolge attraverso un paesaggio granitico piuttosto suggestivo. Nel percorrerlo si fiancheggiano e si attraversano imponenti muraglie megalitiche che inglobando spuntoni rocciosi creano delle barriere e dei terrazzamenti il cui scopo appare unicamente quello di controllo del transito.
La tomba di giganti è costruita in corrispondenza di una sella, a ridosso di una formazione granitica a cupola. La tomba è lunga complessivamente m 17,90 x 6,15 di larghezza ed è costruita con filari di massi irregolari di granito, rincalzati con zeppe. Il fronte è arcuato e forma un’esedra di m 10,38 al cui centro, alto m. 4,67 si apre il minuscolo portello m 0,54 x 0,55 di altezza . Il prospetto digrada verso i lati, ma conserva un’altezza minima di oltre due metri, il che dà particolare suggestione al monumento. Davanti all’ingresso si osservano un corridoio di circa m. 1,50 ed un circolo di pietre di medie dimensioni, di incerta epoca e funzione. L’interno della tomba contiene una camera a sezione trapezoidale, lunga 10,30 m e alta 1,85, coperta da enormi massi posti di piatto. La tomba è databile al Bronzo medio – Bronzo recente in base alla tipologia costruttiva.
Ritornati alle auto per lo stesso sentiero, si conclude la giornata con il rientro a Cagliari.
Informazioni logistiche
L’escursione non presenta difficoltà, ma come per tutte le attività outdoor, si consiglia la partecipazione in buone condizioni psico-fisiche.
Le prenotazioni alle escursioni vanno effettuate rivolgendosi al cellulare di servizio 347 59.46.125 o al 347-5281468 entro venerdì 20 aprile alle ore 12,00. Eventuali rinunce devono essere comunicate entro lo stesso termine.
L’orario per la partenza è fissato alle ore 8.00. Esigenze organizzative e il rispetto di tutti, organizzatori e partecipanti, impongono la puntualità. Eventuali ritardatari non saranno aspettati oltre cinque minuti.
La quota di partecipazione è dovuta anche da chi rinuncia senza comunicarlo entro il termine delle ore 12.00 del venerdì oppure da chi sia stato allontanato dal Direttore di escursione a causa dell’equipaggiamento inadeguato o di un comportamento irresponsabile che metta a repentaglio la sicurezza propria o altrui.
Alimentazione. Uno spuntino nell’arco della mattinata è facoltativo, ognuno può organizzarsi secondo le proprie esigenze alimentari. Il pranzo al sacco sarà consumato in un’area pic-nic attrezzata e sarà un momento di convivialità; evitiamo però gli eccessi per poter godere al meglio lo spettacolare avvicinamento alla tomba di giganti.
Dichiarazione di esonero di responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti. Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e dichiara:
– di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla difficoltà dell’escursione;
– di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni predisposto dal CAI-Sezione di Cagliari;
– di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;
– di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità.
Direttori di Escursione:
per il Gruppo Grotte Cagliari: M. Carmen Locci, Gabriele Cirina